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36 ore a Venezia: rapida guida a cosa fare, vedere e mangiare

A Venezia capito sempre un po’ per caso. Di solito decido di partire per Venezia il giorno stesso o la sera prima, salgo su un treno ed eccomi catapultata nella bellezza più assoluta della laguna.
Ogni volta riparto da Venezia dicendomi che dovrei rimanere più a lungo ed è quello che mi auguro succeda la prossima volta.
La mia permanenza è sempre abbastanza breve, così ho deciso di condensare quello che per me è il meglio di Venezia: un buon mix di cultura, cibo, cose belle in genere e di qualche consiglio pratico che non guasta mai.
Per dormire le soluzioni con il miglior rapporto qualità/prezzo si trovano sempre online. Spesso scelgo gli appartamenti, costano meno delle stanze d’albergo e sono più confortevoli.
Vedere qualche mostra o la Biennale è d’obbligo, per non parlare dei classici come la fondazione di Peggy Guggenheim o il Museo Correr. Il Museo Correr ha al suo interno una biblioteca fascinosissima, mille opere d’arte e dei mappamondi meravigliosi. Ha anche un caffè affrescato che gode di una delle più belle viste su Piazza San Marco. Stranamente i prezzi sono umani e non brulica di turisti, una vera rarità in zona San Marco.

Per la prima colazione un posto simpatico è il Ponte alle Paste, una pasticceria da veneziani, con prezzi contenutissimi, dove si sente parlare solo veneto. Non è semplicissima da trovare ma perdersi a Venezia ha sempre il suo fascino.
Mezzogiorno vado per bacari un po’ a caso, nella zona di Rialto o dell’Accademia, altrimenti il Paradiso Perduto a Cannaregio, non lontano dal Ghetto, è uno dei miei posti preferiti per baccalà mantecato, schie fritte e canocchie. Questa è la zona più piacevole per stare lontano dal turismo di massa e godersi una Venezia più autentica.
La Madonna, da Rioba, i Do’Forni, al Mascaron e il bacaro al Squero sono i posti classici dove sono sempre felice di tornare, anche se ho un favorito che vince a mani basse su tutti: l’Harry’s Bar.
Non importa che sia per un aperitivo o per cena, se sono a Venezia devo andarci. Si respira un’atmosfera speciale, la cucina è semplice ma così essenziale da esser straordinaria per la maestria con cui tutto è preparato. Qui si è letteralmente accolti e immediatamente ci si sente a casa. Per i buongustai è una tappa che vale quanto un museo. All’Harry’s Bar hanno dato i natali al carpaccio e al Bellini. Giusto per far chiarezza si comincia col Bellini e si chiude con lo Stinger. Le crepes Suzette che flambano al tavolo sono le migliori che mangerete nella vostra vita e il gelato che le accompagna vi aprirà nuovi orizzonti sui dessert.

Raramente dopo cena ho le forze di andare per bar ma il Mercante di Venezia è un cocktail bar vicino ai Frari dove si beve molto bene. Con la bella stagione restano sempre valide le terrazze degli alberghi storici, per godere del panorama.
Il mercato di Rialto al mattino ha sempre il suo perché e una volta che siete in zona andate a mangiarvi i tramezzini che trovate nei bar li vicino, sono così farciti che è sempre un piacere.
Se è stagione (autunno e primavera) mangiate le moeche. La granseola è una delle cose più buone che hanno in laguna, ma anche le sarde in saor sono una delle mie grandi passioni.
Se volete andare a visitare Murano, Burano o Torcello, che non vi venga in mente di andarci di domenica, potreste attendere delle ore il vostro turno per accedere al vaporetto.
Se non avete voglia di camminare il vaporetto è la soluzione e il biglietto giornaliero è la migliore opzione per non spendere una follia in trasporti.

2018-10-24T20:10:17+00:00