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Tokyo per foodies: guida a cosa mangiare e soprattutto dove

Sono appena tornata dal mio secondo viaggio in Giappone e ho pensato che scrivere una guida su Tokyo richiederebbe l’averci vissuto almeno un anno, mentre quello che posso fare per voi è darvi dei suggerimenti gastronomici per rendere un viaggio interessante uno dei viaggi più stimolanti che ricorderete per le vostre papille gustative.
Tokyo è il paradiso del cibo, troverete una qualità degli ingredienti, di attenzione nelle preparazioni e un’estetica del piatto senza pari.
Cominciamo sfatando due miti: no, non si mangia solo sushi e Tokyo non è una città cara, ma bisogna sapersi muovere ed essere un po’ flessibili.
Per cominciare solo la minima parte dei ristoranti di trovano a livello strada, la città si estende in verticale così vi può capitare di mangiare al cinquantasettesimo piano di un edificio, come al quarto o al -3 nel sotterraneo e non è detto che mangerete meglio in alto. L’unica certezza è che più in alto salite più lievita il conto ma non sempre la qualità. Considerate che il miglior sushi bar di Tokyo si trova sottoterra dentro una stazione della metropolitana.

Cominciando dalla prima colazione potete scegliere di fare i giapponese con pesce, riso e zuppa oppure continuare con cappuccio e brioche. Sia che scegliate una o l’altra soluzione non resterete delusi, anzi la vera delusione sarà quando tornerete a casa dove vi renderete conto che la brioche a cui siete abituati non è fatta così bene come a Tokyo, dove hanno un culto per la pasticceria francese, e che il caffè era tostato meglio e più cremoso là.
Se volete esser alla moda per la prima colazione andate in un caffè hawaiano per assaggiare i pancakes più vaporosi della vostra vita o le migliori eggs benedict di sempre (non ho ancora capito come le preparino ma sono sempre perfette). Se invece amate le omelette esistono dei ristoranti che fanno solo quello.
Come scoprirete in una sola giornata a Tokyo i ristoranti sono altamente specializzati, tanto che a volte sono monoprodotto.  Preparando una sola cosa vi assicuro che quel singolo piatto o ingrediente lo conoscono così bene da lavorarlo in modo sublime.
La forma di ristorante più diffusa in Giappone è l’izakaya, l’equivalente della nostra trattoria si mangia di tutto un po’ e ci si rilassa bevendo birra o sake dopo la giornata di lavoro. Ogni izakaya è un luogo a sè, ma in genere si mangiano yakitori (spiedini), gyoza (ravioli) e altri piatti semplici, in quasi tutti questi locali è permesso fumare.

Dopo l’izakaya altri posti che consiglio a voi esploratori del gusto sono:
-le stazioni della metropolitana o ferroviarie: per immergersi nel giusto clima della metropoli bisogna assolutamente mangiare qui, tra un ramen bar (zuppe con brodo, spaghetti e altri ingredienti), un ristornate di soba (altro tipo di pasta giapponese a base di grano saraceno)o tempura (fritti in pastella) comincerete a comprendere l’anima della città. Mangerete divinamente a circa 10€ a qualunque ora del giorno in mezzo ai veri giapponesi immersi nella loro quotidianità. Solo così riuscirete a comprendere la vastità dell’offerta culinaria della città e la sua qualità. Qui si trovano anche alcune delle food hall più sofisticate e interessanti della città. Se poi dovete prendere il treno fate incetta di bento box (scatole con scompartimenti con diversi cibi) dolci o salate per il viaggio, vedrete come faranno impallidire alcuni dei nostri ristorati stellati.
– i templi: nei pressi dei templi si trova sempre il meglio dello street food. Assaggiate takoyaki (frittelle salate con un pezzettino di polpo servite con salsa e scaglie di tonnetto essicate), okonokiyaki (frittellone a base di uovo e cavolo) e i mille dolcetti dalla consistenza gommosa in cui vi imbatterete.
– Korean bbq: è un paradosso andare al ristorante coreano in Giappone ma è il posto migliore per gustare il wagyu, la carne di Kobe famosa per esser marezzata perfettamente. Ogni tavolo ha la sua griglia, potete scegliere i tagli che preferite dal più magro al più grasso e scottarla come preferite.

sushi bar: ce ne sono per tutte le tasche, io preferisco quelli di medio livello perché hanno un prezzo giusto e l’atmosfera è molto più rilassata rispetto a quelli stellati. Dopo cinque minuti si finisce a chiacchierare con il cuoco e a farsi guidare negli assaggi più interessanti.
Se sperate che qualcuno realmente parli inglese scordatevelo, imparate il nome dei vostri pesci preferiti in giapponese e ve la caverete alla grande. Vi consiglio di assaggiare la ventresca di tonno (negi toro) perché si scioglie in bocca.
Vi sconsiglio solo di mangiare il fugu (che se non è ben preparato ha un veleno mortale) e il nigiri di pollo crudo che è sinonomo di salmonella assicurata, a parte questo assaggite qualunque cosa sereni.
Esiste anche lo standing sushi in cui si mangia in piedi rapidamente e a prezzi contenuti, può esser una buona idea per uno snack in corsa.
– a caso: fidatevi del vostro intuito per scegliere i ristornati, spesso le sorprese migliori si hanno così. I ristorantini di yakitori (spiedini di ogni genere) più autentici si scoprono semplicemente passandoci davanti, non compaiono sulle guide e si parla solo giapponese, ma fatevi coraggio, ne varrà la pena.
– conbini store: se avete un languorino potete sempre recuperare a qualunque ora del giorno o della notte un onigiri (polpetta di riso con vari ingredienti avvolta nell’alga) ed è il posto giusto per assaggiare merendine, caramelle gommose e ogni genere di junk food locale.

Per rendere più completa la vostra esperienza gastronomica di Tokyo assaggiate anche il tonkatsu (cotoletta), i vari tipi di curry, lo shabu shabu (l’equivalente dell’hot pot cinese), il tofu, i mochi (dolcetti di farina di riso ripieni tradizionalmente di fagioli dolci), degustate sake e wisky giapponese.
Considerate che questi piatti non sono che un millesimo di tutte le meraviglie in cui vi imbatterete a Tokyo, quindi siate curiosi e andate in esplorazione.

2019-03-20T19:53:06+00:00